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Stille poetiche

Ultimo Aggiornamento: 13/01/2010 02:42
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25/02/2009 14:01

Un messaggio affidato alle onde.
Un uomo che crede
di aver perduto per sempre l'amore.
Una donna convinta
di non averlo mai incontrato.
Un giorno, sulla riva del mare ....


dal libro di Nicholas Sparks "Le parole che non ti ho detto"
dall'omonimo film Adry ha scelto le immagini per il video
"Se la vita ci avrà aspettato"
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27/02/2009 03:25

Cri, che romanticismo! i punti di sospensione sono per la libera interpretazione, giusto? ad ognuno la sua fantasia....!

stasera, pensando e ripensando alla musica (e poesia) ho ricordato queste 2 righe..


"..perchè non v'è nulla di così inerte,
di così duro e rabbioso, di cui
la musica non trasformi la natura."

W. Shakespeare
Il mercante di Venezia
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23/04/2009 12:05

LA SABBIA DEL TEMPO

Come scorrea la calda sabbia lieve
per entro il cavo della mano in ozio
in cor sentì che il giorno era più breve.
E un’ansia repentina il cor m’assale
per l’appressar dell’umido equinozio
che offusca l’oro delle piagge salse.
Alla sabbia del Tempo urna la mano
era, clessidra il cor mio palpitante,
l’ombra crescente di ogni stelo vano
quasi ombra d’ago in tacito quadrante

l'abruzzese Gabriele d'Annunzio
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23/04/2009 12:15

Ascoltavo il nuovo brano di Michele,immobile...con gli occhi chiusi... ascoltavo la poesia, la musica, e mi è venuta in mente una poesia che parle di Musica, che insieme a questa venne fusa in un connubio perfetto: "VIVO PER LEI" di Bocelli/Giorgia.

Vivo per lei da quando sai
la prima volta l’ho incontrata,
non mi ricordo come ma
mi è entrata dentro e c’è restata.
Vivo per lei perchè mi fa
vibrare forte l’anima,
vivo per lei e non è un peso.

Vivo per lei anch’io lo sai
e tu non esserne geloso,
lei è di tutti quelli che
hanno un bisogno sempre acceso,
come uno stereo in camera,
di chi è da solo e adesso sa,
che è anche per lui, per questo
io vivo per lei.

È una musa che ci invita
a sfiorarla con le dita,
attraverso un pianoforte
la morte è lontana,
io vivo per lei.

Vivo per lei che spesso sa
essere dolce e sensuale
a volte picchia in testa ma
è un puguo che non fa mai male.

Vivo per lei lo so mi fa
girare di città in città,
soffrire un po’ma almeno io vivo.

È un dolore quando parte.
Vivo per lei dentro gli hotels.
Con piacere estremo cresce.
Vivo per lei nel vortice.
Attraverso la mia voce
si espande e amore produce.

Vivo per lei nient’altro ho
e quanti altri incontrerò
che come me hanno scritto in viso:
io vivo per lei.

Io vivo per lei
sopra un palco o contro ad un muro
Vivo per lei al limite.
…anche in un domani duro.
Vivo per lei al margine.
Ogni giorno
una conquista,
la protagonista
sarà sempre lei.

Vivo per lei perchè oramai
io non ho altra via d’uscita,
perchè la musica lo sai
davvero non l’ho mai tradita.

Vivo per lei perchè mi da
pause e note in libertà.
Ci fosse un’altra vita la vivo,
la vivo per lei.

Vivo per lei la musica.
Io vivo per lei.
Vivo per lei è unica.
Io vivo per lei.
Io vivo per lei.
Io vivo
per lei.


Vivo per lei, per la Musica tutta; da adolescente mi ha tirato fuori dal pantano, ora... mi accompagna sempre.
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04/06/2009 23:47

A Massimo Troisi

Non so cosa teneva "dint’a capa",
intelligente, generoso, scaltro,
per lui non vale il detto che è del Papa,
morto un Troisi non se ne fa un altro.

Morto Troisi muore la segreta
arte di quella dolce tarantella,
ciò che Moravia disse del Poeta
io lo ridico per un Pulcinella.

La gioia di bagnarsi in quel diluvio
di "jamm, o’ saccio, ’naggia, oilloc, azz!"
era come parlare col Vesuvio,
era come ascoltare del buon Jazz.

"Non si capisce", urlavano sicuri,
"questo Troisi se ne resti al Sud!"
Adesso lo capiscono i canguri,
gli Indiani e i miliardari di Hollywood!

Con lui ho capito tutta la bellezza
di Napoli, la gente, il suo destino,
e non m’ha mai parlato della pizza,
e non m’ha mai suonato il mandolino.

O Massimino io ti tengo in serbo
fra ciò che il mondo dona di più caro,
ha fatto più miracoli il tuo verbo
di quello dell’amato San Gennaro.


Roberto Benigni
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14/07/2009 00:41

Dammi l’amore

Dammi il supremo coraggio dell’Amore,

questa è la mia preghiera,

coraggio di parlare,

di agire, di soffrire,

di lasciare tutte le cose,

o di essere lasciato solo.

Temperami con incarichi rischiosi,

onorami con il dolore,

e aiutami ad alzarmi ogni volta che cadrò.

Dammi la suprema certezza nell’amore,

e dell’amore,

questa è la mia preghiera,

la certezza che appartiene alla vita nella morte,

alla vittoria nella sconfitta,

alla potenza nascosta nella più fragile bellezza,

a quella dignità nel dolore,

che accetta l’offesa,

ma disdegna di ripagarla con l’offesa.

Dammi la forza di amare

Sempre e ad ogni costo.



Rabindrenath Tagore


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01/08/2009 01:55

Ripenso il tuo sorriso

Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un'acqua limpida
scorta per avventura tra le petraie d'un greto,
esiguo specchio in cui guardi un'ellera i suoi corimbi;
e su tutto l'abbraccio di un bianco cielo quieto.
Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o lontano,
se dal tuo volto s'esprime libera un'anima ingenua,
o vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua
e recano il loro soffrire con sé come un talismano.
Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie
sommerge i crucci estrosi in un'ondata di calma,
e che il tuo aspetto si insinua nella mia memoria grigia
schietto come la cima di una giovinetta palma...


Eugenio Montale


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01/11/2009 20:09

La mia poesia è alacre come il fuoco
trascorre tra le mie dita come un rosario
Non prego perché sono un poeta della sventura
che tace, a volte, le doglie di un parto dentro le ore,
sono il poeta che grida e che gioca con le sue grida,
sono il poeta che canta e non trova parole,
sono la paglia arida sopra cui batte il suono,
sono la ninnanànna che fa piangere i figli,
sono la vanagloria che si lascia cadere,
il manto di metallo di una lunga preghiera
del passato cordoglio che non vede la luce.
Alda Merini, da "La volpe e il sipario"


...

La verità è sempre quella,
la cattiveria degli uomini
che ti abbassa
e ti costruisce un santuario di odio
dietro la porta socchiusa.
Ma l'amore della povera gente
brilla più di una qualsiasi filosofia.
Un povero ti dà tutto
e non ti rinfaccia mai la tua vigliaccheria.

Alda Merini, da "Terra d'amore"


...

Pensiero,io non ho più parole.
Ma cosa sei tu in sostanza?
qualcosa che lacrima a volte,
e a volte dà luce.
Pensiero,dove hai le radici?
Nella mia anima folle
o nel mio grembo distrutto?
Sei così ardito vorace,
consumi ogni distanza;
dimmi che io mi ritorca
come ha già fatto Orfeo
guardando la sua Euridice,
e così possa perderti
nell'antro della follia.

Alda Merini, da "La terra santa"


...

Le più belle poesie
si scrivono sopra le pietre
coi ginocchi piagati
e le menti aguzzate dal mistero.
Le più belle poesie si scrivono
davanti a un altare vuoto,
accerchiati da argenti
della divina follia.
Così, pazzo criminale qual sei
tu detti versi all’umanità,
i versi della riscossa
e le bibliche profezie
e sei fratello a Giona.
Ma nella Terra Promessa
dove germinano i pomi d’oro
e l’albero della conoscenza
Dio non è mai disceso né ti ha mai maledetto.
Ma tu sì, maledici
ora per ora il tuo canto
perché sei sceso nel limbo,
dove aspiri l’assenzio
di una sopravvivenza negata.

Alda Merini, da "La Terra Santa" 1983


...

Io sono certa che nulla più soffocherà la mia rima,
il silenzio l’ho tenuto chiuso per anni nella gola
come una trappola da sacrificio,
è quindi venuto il momento di cantare
una esequie al passato.

Alda Merini, da "La Terra Santa"


...

Corpo, ludibrio grigio
con le tue scarlatte voglie,
fino a quando mi imprigionerai?
anima circonflessa,
circonfusa e incapace,
anima circoncisa,
che fai distesa nel corpo?

Alda Merini, da "La Terra Santa"


...

Le mie impronte digitali
prese in manicomio
hanno perseguitato le mie mani
come un rantolo che salisse la vena della vita,
quelle impronte digitali dannate
sono state registrate nel cielo
e vibrano insieme
ahimè
alle stelle dell'Orsa maggiore.

Alda Merini


...

Spazio spazio, io voglio, tanto spazio
per dolcissima muovermi ferita:
voglio spazio per cantare crescere
errare e saltare il fosso
della divina sapienza.
Spazio datemi spazio
ch’io lanci un urlo inumano,
quell’urlo di silenzio negli anni
che ho toccato con mano.

Alda Merini, da "Vuoto d'amore"


...

Bacio che sopporti il peso
della mia anima breve
in te il mondo del mio discorso
diventa suono e paura.

Alda Merini


...

Non avessi sperato in te
e nel fatto che non sei un poeta
di solo amore
tu che continui a dirmi
che verrai domani
e non capisci che per me
il domani e' gia' passato.

Alda Merini


...

Ti aspetto e ogni giorno
mi spengo poco per volta
e ho dimenticato il tuo volto.
Mi chiedono se la mia disperazione
sia pari alla tua assenza
no, è qualcosa di più:
è un gesto di morte fissa
che non ti so regalare.

Alda Merini, da "Clinica dell'abbandono"


...

Solo un mano d'angelo
intatta di sè, del suo amore per sè,
potrebbe
offrirmi la concavità del suo palmo
perché vi riversi il mio pianto.
La mano dell'uomo vivente
è troppo impigliata nei fili dell'oggi e dell'ieri,
è troppo ricolma di vita e di plasma di vita!
Non potrà mai la mano dell'uomo mondarsi
per il tranquillo pianto del proprio fratello!
E dunque, soltanto una mano di angelo bianco
dalle lontane radici nutrite d'eterno e d'immenso
potrebbe filtrare serena le confessioni dell'uomo
senza vibrarne sul fondo in un cenno di viva ripulsa.

Alda Merini


...

Bambino

Bambino, se trovi l'aquilone della tua fantasia
legalo con l'intelligenza del cuore.
Vedrai sorgere giardini incantati
e tua madre diventerà una pianta
che ti coprirà con le sue foglie.
Fa delle tue mani due bianche colombe
che portino la pace ovunque
e l'ordine delle cose.
Ma prima di imparare a scrivere
guardati nell'acqua del sentimento.

Alda Merini


...

Il Poeta raccoglie i dolori e sorrisi
e mette assieme tutti i suoi giorni
in una mano tesa per donare,
in una mano che assolve
perché vede il cuore di Dio.
Ma la città è triste
perché nessuno pensa
che i fiori del Poeta
sbocciano per vivere molto a lungo
per le vie anguste della grazia.

Alda Merini, da "Alla tua salute, amore mio"



...

Amore,
vola da me
con l'aeroplano di carta
della mia fantasia,
con l'ingegno del tuo sentimento.
Vedrai fiorire terre piene di magia
e io sarò la chioma d'albero più alta
per darti frescura e riparo.
Fa' delle due braccia
due ali d'angelo
e porta anche a me un po' di pace
e il giocattolo del sogno.
Ma prima di dirmi qualcosa
guarda il genio in fiore
del mio cuore.

Alda Merini, da "Alla tua salute, amore mio"


...


Accarezzami, amore,
ma come il sole
che tocca la dolce fronte della luna.
Non venirmi a molestare anche tu
con quelle sciocche ricerche
sulle tracce del divino.
Dio arriverà all'alba
se io sarò tra le tue braccia.

Alda Merini, da "Alla tua salute, amore mio"


...

Sono folle di te, amore
che vieni a rintracciare
nei miei trascorsi
questi giocattoli rotti delle mie parole.
Ti faccio dono di tutto
se vuoi,
tanto io sono solo una fanciulla
piena di poesia
e coperta di lacrime salate,
io voglio solo addormentarmi
sulla ripa del cielo stellato
e diventare un dolce vento
di canti d'amore per te.

Alda Merini, da "Alla tua salute, amore mio"


...

Del tutto ignari della nostra esistenza
voi navigate nei cieli aperti dei nostri limiti,
e delle nostre squallide ferite
voi fate un balsamo per le labbra di Dio.
Non vi è da parte nostra conoscenza degli angeli,
né gli angeli conosceranno mai il nostro martirio,
ma c'è una linea di infelicità come di un uragano
che separa noi dalla vostra siepe.
Voi entrate nell'uragano dell'universo
come coloro che si gettano nell'inferno
e trovano il tremolo sospiro
di chi sta per morire
e di chi sta per nascere.

Alda Merini, da "La carne degli angeli"




[Modificato da @adry@ 01/11/2009 20:12]

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Sesso: Femminile
08/11/2009 01:59

Sotto una luce bigia, senza posa,
senza ragione, si contorce e incalza
danzando, spudorata e rumorosa,
la Vita: così, poi, quando s'innalza

voluttuosa la notte all'orizzonte,
e tutto, anche le fami, in sé racqueta,
tutto annuvola e spegne, anche le onte,
"Eccoti, alfine!" mormora il poeta.

"Pace ti chiede il mio spirito ed ogni
mia fibra, pace, e null'altro elisire;
ricolmo il cuore di funebri sogni,

vo' stendere le mie membra supine
nella frescura delle tue cortine
e quivi sempre, o tenebra, dormire!"


Baudelaire

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Città: ROMA
Età: 62
Sesso: Femminile
13/01/2010 01:51

da: Antologia di Spoon River
di Edgar Lee Masters

Francis Turner

Non potevo né correre né giocare
da ragazzino.
Da uomo potei solo sorseggiare dalla coppa
non bere -
La febbre della scarlattina mi lasciò il cuore malato
Eppure sono sepolto qui
consolato da un segreto che solo Mary conosce:
c'è un boschetto di acacie,
catalpe e dolci pergole di viti -
là un pomeriggio di giugno
con Mary al mio fianco -
mentre la baciavo con l'anima sulle labbra
l'anima volò via, all'improvviso.


De Andrè ha tradotto in musica questa commovente splendida poesia...
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Post: 1.782
Post: 1.765
Sesso: Femminile
13/01/2010 02:42

Mi piace collegarmi a questo bel video Giovy e proporvi quest'altro momento poetico


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