intervista a Michele
» 16-05-2009 09:11 MICHELE ZARRILLO, IO PIU' UN ELEFANTE CHE UNA FARFALLA ROMA - "Essere un elefante o una farfalla é l'enigma di tutti i giorni. In questo mondo in movimento, con tanta ipocrisia in giro, mi sento più un elefante, perché credo che ci sia bisogno di maggiore autenticità e di meno sorrisi falsi". Michele Zarrillo trae ispirazione da un suo successo 'L'elefante e la farfalla per descrivere il suo stato d'animo attuale. Il cantante corona 30 anni di attività artistica con l'uscita del nuovo cd, Michele Zarrillo Live-Roma. Il progetto, cd più dvd, è frutto del concerto tenuto il 30 maggio 2008 al Palalottomatica. "E' uno spettacolo molto trasversale che abbraccia vari momenti di sensazioni ed emozioni - afferma - Io amo fare spettacoli e dischi molto eterogenei, qualcosa che le apparizioni sanremesi purtroppo non ti permettono di fare".
Classe 1957, Zarrillo ha iniziato il suo percorso musicale negli anni '70 come chitarrista cantante nelle cantine della periferia romana. La musica l'ha sempre "vissuta a 360 gradi", ascoltando ogni genere, da quella classica ai King Crimson, legandosi a tutto ciò che "regala emozioni". In 30 anni ha collezionato diversi successi, un percorso che definisce "abbastanza piacevole", anche se ammette di avere avuto una carriera "altalenante" ma con "grandi canzoni che restano nel tempo. L'essere costanti lo decide la musica - dice - quando mi fermo mi sento un po' in ritardo, vedo che il mondo procede a grande velocità, poi però penso che questa epoca a volte penalizza la creatività, e in fondo sono soddisfatto". L'album si apre con l'inedito L'amore infinito, registrato in diretta suonando tutto di getto in studio con i musicisti. "E' una canzone che avevo nel cassetto - aggiunge - che nella sua ingenuità vuole cercare di mantenere saldi i sentimenti e le tenerezze umane che si rischiano di perdere per la tecnologia e tutto ciò che ci circonda". Il dvd, il primo per Zarrillo, si apre con L'Acrobata e prosegue con brani più recenti come L'ultimo film insieme e L'alfabeto degli amanti, alternati a classici come Su quel pianeta libero e L'elefante e la farfalla.
Infine un accenno al dramma del terremoto in Abruzzo. "E' proprio in queste situazioni che capiamo quanto sia importante l'amore infinito degli esseri umani e quanto sia necessario aiutarsi - confida - Io ho fatto uno spettacolo a Scanno di beneficenza e anche altri artisti hanno partecipato ad eventi simili e mi auguro che tutto quello che si è fatto finora arrivi veramente alla gente e che si possa ricostruire una parte dell'Abruzzo in breve tempo